Quali erano le previsioni di mercato del 2022, e com’è andata quindi per i guru e gli analisti di Wall Street?
Il 2022 è ormai archiviato, e, per capire quanto possono essere utili le view di analisti e case di gestione, è interessante osservare ora le previsioni di mercato del 2022, e vedere quindi com’è andata e se qualcuno ha effettivamente indovinato l’andamento di Mr Market.
Questa, ad esempio, un’analisi pubblicata su Morningstar, a riassumere le previsioni delle principali case di gestione per l’anno specifico:
https://www.morningstar.it/it/news/217505/le-previsioni-delle-case-di-gestione-per-il-2022.aspx
Si fa riferimento a numerosi fonti d’incertezza e variabili in gioco, fra inflazione, varianti del Covid-19, e decisioni operate dalle Banche Centrali in ottica di politica monetaria. Il quadro sembra quindi complesso, ma questo non ha comunque frenato gli analisti dal fare previsioni anche ottimistiche sul futuro andamento ad esempio dell’indice S&P500.
Interessante l’articolo pubblicato sul New York Times a riguardo:
Di fatto, a novembre 2021, la previsione media, considerando 12 view condivise da società di gestione, vedeva l’S&P500 chiudere il 2022 a quota 4.825. Il più ottimista, Brian Belski di BMO, ha azzardato 5.300 punti. Il più pessimista, Michael Wilson di Morgan Stanley, 4.400.
L’ S&P500 ha chiuso intorno a 3.800 punti.
https://finance.yahoo.com/news/wall-streets-2022-stock-market-forecasts-were-way-off-heres-what-they-see-in-2023-morning-brief-110021033.html
Questo ci ricorda come “Its Hard to predict“. Prevedere è complicato.
Possiamo dotarci degli algoritmi più sofisticati, dei software di analisi più completi, ugualmente le variabili in gioco sono talmente tante che l’incertezza resta fondamentale, e il futuro indecifrabile. Certo, il 2022 è stato forse un anno eccezionale, in termini negativi, ma ugualmente ci ricorda come cercare di anticipare il futuro è molto complicato.
Il rischio, declinato nell’incertezza degli eventi che ci aspettano, non può essere quindi previsto, ma gestito, tramite un’opportuna diversificazione di portafoglio.
“Fare previsioni è difficile, soprattutto sul futuro” Niels Bohr.