Quali sono i benefici di una diversificazione geografica in portafoglio? Vediamolo di seguito
Quali sono i benefici di una diversificazione geografica, all’interno del nostro piano d’investimento?
Sicuramente, quello di limitare il rischio che una concentrazione geografica eccessiva in una determinata area porti ad una sottoperformance in portafoglio, rispetto ad altre aree.
Mantenere un approccio bilanciato, infatti, è importante, e il concetto di diversificazione resta utile tanto in ottica di gestione del rischio specifico, suggerendoci di non limitare il nostro portafoglio a pochi singoli titoli, preferendo piuttosto panieri e indici di mercato, quanto in chiave geografica.
Le performance infatti espresse dalle varie aree tendono a divergere fra loro, di anno in anno. A volte anche in misura importante.
Ad esempio, chi nel 2023 avesse concentrato il portafoglio sui paesi emergenti, avrebbe indubbiamente sottoperformato l’America, che invece ha fatto molto meglio. +27,1% per l’MSCI USA rispetto al +9,8% dell’MSCI EM.
Chi invece avesse investito solo in USA, nel decennio 2000-2010, sarebbe andato incontro alla “lost decade“, a fronte invece di performance positive sull’Area Emergente.
Possiamo poi ampliare ulteriormente il nostro arco temporale di studio, per apprezzare maggiormente la ciclità dei mercati, e l’alternanza stessa presentata dall’area best performer:
Ecco che il concetto di diversificazione, tradotto anche in ambito geografico, diventa utile in ottica di gestione del rischio.
Gli stessi Stati Uniti, per quanto le recenti performance possano sembrare tali da suggerire di investire solo USA, possono a loro volta andare incontro a periodi di sottoperformance, rispetto al resto del mondo sviluppato, o emergente. Del resto, è già successo in passato, normale aspetto legato alla ciclicità dei mercati.
Stay Diversified.