L’argomento ancora oggi resta al centro di un importante dibattito, è meglio investire in fondi o in ETF?
La domanda che ancora oggi molti investitori si pongono è: meglio investire in fondi o in ETF?
A riguardo, le evidenze espresse nei vari report e studi, fra cui quelli pubblicati da S&P Dow Jones Indices, parlano chiaro, e sono sotto gli occhi di tutti: gli strumenti indicizzati tendono a restituire una miglior performance, sul benchmark specifico, rispetto ai fondi a gestione attiva che investono sullo stesso segmento di mercato.
Del resto, gli stessi investitori, preso coscienza di questo aspetto, hanno iniziato ad interessarsi sempre più agli ETF. Il grafico di seguito, che descrive la crescita delle masse in gestione sugli strumenti passivi, è evidente:
Se da una parte quindi l’ascesa degli ETF è impressionante, dall’altra è importante segnalare che se allo strumento passivo non viene abbinato un comportamento altrettanto passivo, cambia l’orchestra ma lo spartito resta il medesimo, nel senso che viene disintermediato un gestore esterno, perchè ritenuto costoso e incapace, per divenire noi stessi gestori attivi. E se per i primi la partita, come sappiamo, è dura, nonostante team di analisti a supporto, software di analisi e calcolo evoluti, e competenze comunque certificate, figuriamoci quanto possa essere semplice indovinare timing di ingresso/uscita o singoli temi specifici per tutti gli altri.
Per raccogliere quindi le performance prodotte dal benchmark, è importante stare a benchmark non solo come strumento, ma anche come comportamento.
Un risparmiatore potrebbe quindi benissimo orientarsi verso gli ETF, e ugualmente riuscire a non raccogliere le performance prodotte dall’indice sottostante nel corso del tempo, se non abbinando una disciplina comportamentale adeguata.
Fra Market Return, quindi, ed Investor Return, c’è di mezzo l’investitore, con le sue scelte e decisioni applicate sul mercato. Ottime scelte portano ad ottimi risultati, pessime scelte portano a pessimi risultati, a prescindere dagli strumenti utilizzati.
Totò diceva: “è la somma che fa il totale”.
In questo caso il totale è dato dalla somma fra la scelta dello strumento d’investimento e la scelta del comportamento adottato sullo strumento. I 2 aspetti non sono divisibili, in quanto entrambi fondamentali nel determinare il risultato finale che otterremo, ovvero la nostra performance totale.