Diamo i numeri sull’azionario, in base ai flussi netti in entrata e uscita da parte degli investitori, che dipingono un quadro interessante
Diamo i numeri sull’azionario.
In che senso? Il grafico pubblicato da BofA evidenzia come il mercato azionario americano di tipo Growth abbia registrato i maggiori afflussi da sempre.
Il dato è interessante, e registra quindi come la liquidità stia rincorrendo probabilmente il rendimento, espresso di recente principalmente dall’azionario Growth, nella paura forse di perdere il treno e restare fuori dalla festa in atto (effetto FOMO, Fear Of Missing Out).
Naturalmente, il rischio dettato dalla rincorsa del mercato è quello di finire per scommettere su di un cavallo che ha già dato tanto, e che quindi potrebbe presto cedere il passo ad altri. L’azionario Growth, infatti, proprio in virtù del rialzo dei prezzi maturato di recente, risulta oggi piuttosto caro, e gli ultimi arrivati potrebbero restare col cerino in mano e pagare il prezzo per tutti (come, quando e perchè, naturalmente, non ci è dato saperlo, ma è uno scenario da tenere in considerazione).
I comportamenti e le decisioni applicate sul mercato sono quindi sempre i principali driver delle performance ottenute, più degli strumenti utilizzati. Del resto, gli stessi studi pubblicati da Dalbar confermano l’importanza del fattore comportamentale negli investimenti.
Sono infatti gli stessi comportamenti a generare Bolle o Saldi stagionali, e ci ricordano nuovamente come la gestione di portafoglio sia sempre attiva, anche quando declinata su strumenti passivi.
Un buon metodo per applicare una gestione passiva vera e propria è quello di fare come Ulisse.
Una vola costruito il portafoglio in modo efficiente, facciamoci legare all’albero maestro, così da non farci tentare dal canto delle sirene, e arrivare incolumi alla nostra isola-meta.