Aggiornamento sul Permanent Portfolio

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Un aggiornamento sul Permanent Portfolio di Harry Browne. Come si sta comportando ultimamente?

Ecco di seguito un aggiornamento sul Permanent Portfolio, noto Lazy Portfolio introdotto da Harry Browne negli anni ’80.

Il modello in esame è stato costruito, prendendo come riferimento il mercato americano, tramite questi strumenti:

  • Un ETF sul gold
  • Un ETF Vanguard Total Stock Market
  • Un ETF iShares 20+ Year Treasury Bond
  • Un ETF iShares 1-3 Year U.S. Treasuries Bond

La logica è quella di replicare un’allocazione di portafoglio così composta:

  • 25% Oro
  • 25% Azionario
  • 25% Obbligazionario Medio-Lungo Termine
  • 25% Monetario/Obbligazionario Breve Termine

Parliamo quindi in questo caso di un’esposizione valutaria 100% in USD, oltre che di una concentrazione sul mercato americano, in riferimento ad un modello di portfolio che storicamente ha saputo fare molto bene, come noto (soprattutto in ottica di contenimento dei drawdown nel corso dei principali Bear Market storici).

Naturalmente, il Permanent Portfolio, al pari della maggior parte dei Lazy Portfolio, ha sofferto particolarmente il 2022, e l’innalzamento dei tassi d’interesse, a contrastare il ritorno dell’inflazione, che ha penalizzato molto la componente obbligazionaria a lungo termine, ben presente nell’allocazione prevista da Harry Browne. Non a caso, il peggior drawdown storico subito dal PP è accorso proprio in quel frangente, con un -19,44% a registro, se consideriamo l’impostazione in ETF sopra citata.

Questa invece la variazione da inizio anno, e per diversi archi temporali, con i dati aggiornati al 15/06/2024:

https://portfolioslab.com/portfolio/harry-browne-permanent

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