ETF a Gestione Attiva

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Gli ETF a Gestione Attiva stanno raccogliendo molto consenso e popolarità ultimamente fra gli investitori, a livello globale. Approfondiamo insieme il fenomeno

Gli ETF sono strumenti noti per replicare passivamente un indice di mercato sottostante, ma come interpretare invece un ETF a Gestione Attiva?

Se consideriamo il solo 2024, le masse raccolte dagli ETF Attivi in USA sono circa un terzo degli afflussi complessivi verso il mondo ETF, ad evidenziare quanto questi strumenti siano divenuti popolari, e stiano assumendo un ruolo sempre più rilevante all’interno delle asset allocation degli investitori.

Sempre da inizio anno, il 75% delle nuove quotazioni di ETF sul mercato hanno riguardato strumenti a gestione attiva.

https://www.carsongroup.com/insights/blog/the-year-of-the-active-etf/

Questo può sembrare un controsenso, se consideriamo come i deflussi dai fondi a gestione attiva verso gli ETF siano stati guidati proprio anche dalle difficoltà riscontrate dai gestori nel battere i rispettivi benchmark. Eppure, ora troviamo quotati sul mercato ETF in grado di gestire in modo dinamico tanto la parte Obbligazionaria, quanto quella Azionaria, piuttosto che operare in modo flessibile fra le due asset class.

La ricerca quindi della sovraperformance pare non essere stata del tutto accantonata. In questo senso, la Gestione Attiva sembra essere uscita dalla porta per rientrare dalla finestra.

Quando negoziamo un ETF è bene quindi essere consapevoli di che tipo di strumento stiamo scambiando, e la sua reale natura.

Ad approfondire: https://www.ilconsulenteintelligente.com/guida-agli-etf/

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